Javelin: l'arma anticarro assoluta
12 marzo 2000
Nell'eterna lotta tra la lama e la corazza, attualizzanta nella lotta tra carica cava e blindatura, l'introduzione di nuove armi può conferire un vantaggio decisivo.
Basti pensare al missile anticarro Javelin, che grazie al suo funzinamento, alle sue possibilità d'impiego e alla sua efficacità sull'obbiettivo, costituisce attualmente l'arma assoluta contro i veicoli blindati.
In sostituzione del Dragon
Sviluppato da una joint venture composta da Raytheon e Lockeed Martin, il Javelin è entrato in servizio nelle Forze armate americane nel1996, in sostituzione del Dragon. Concepito nefli anni 60 e 70, il Dragon (da noi conosciuto come OFA 77), è ormai diventuo obsoleto di fronte agli sviluppi nel campo dei veicoli blindati.
Il Dragon soffre oggi di tre debolezze strutturali: in primo luogo non dispone di nessun apparato di visione/puntamento notturno (capacità invece presente in ogni veicolo blindato moderno). Secondariamente trattandosi si un'arma filoguidata costringe il tiratore a mantenersi in posizione di tiro per parecchi secondi. Infine la sua portata – 800 metri – è troppo corta, limitandone l'utilizzo alla sola fanteria mobile.
Un'arma flessibile e performante
Il Javelin è stato realizzato proprio nell'ottica di supplire alle lacune del Dragon, e rappresenta sul campo di battaglia un'arma flessibile e performante. Il missile, che pesa 22,3 Kg si compone di tre elementi: un dispositivo di lancio (Command Launch Unit, CLU) del peso di 6,4 kg, un missile di 11,8 kg e un tubo di lancio usa e getta (Lauch Tube Assembly, LTA) di 4,1 kg.
Il CLU non è semplicemente un dispositivo di puntamento: esso offre capacità di visione diurne, con ingrandimento 4x, e notturne (immagini termiche) con ingrandimento da 4x a 9x, diventando così anche un prezioso strumento di osservazione. Il suo funzionamento è assicurato da una batteria con 4 ore di autonomia.
Il proiettile è lungo 1,08 m con un diametro di 127 mm; può colpire un bersaglia 2500 m. Si compone di un propulsore a due stadi a combustibile solido, che produce poco fumo, e di una carica in tandem (carica cava principale preceduta da una carica primaria destinata a neutralizzare i blidaggi reattivi).
Fire & Forget e Top attack
Anche il modo di funzionamento del Javelin lo distingue dai suoi predecessori. L'arma funziona infatti secondo i principio Fire & Forget, spara e dimentica: una volta selezionato il bersaglio sulla CLU, l'informazione è trasmessa al sistema di guida del missile, che autonomamente seguirà il bersaglio. Nel frattempo il binomio di tiro può agire liberamente (preparare un altro tubo, cambiare posizione, ...).
D'altra parte il Javelin segue una traiettoria curva piuttosto marcata: lanciato con un'inclinazione di 18°, si eleva fino a 150 m, potendo così attaccare il bersaglio dall'alto, modalità Top Attack; oppure raggiungendo i 50 m può colpire i bersaglio direttamente, modalità Direct Attack.
Questa flessibilità è ulteriormente accresciuta dalla possiblità di essere lanciato da spazi ristertti, anche se la distanza di tiro minima è di 75 m.
L'effetto sul bersaglio è considerevole: penetrando fino a 600 m di blindatura ed attaccando in modalità Top Attack, il Javelin non conosce mezzo blindato in grado di resitergli.
L'arma assoluta della fanteria
Di fatto il Javelin costituisce l'arma assoluta della fanteria contro i veicoli blindati, a corto e medio termine. Pur essendo troppo pesante per la fanteria leggera, è al contrario perfettamente adatto alla fanteria meccanizzata. La sua efficacità è stata provata sul campo: durante parecchi attachi simulati al National Training Center di Fort Irwin, la fanteria si è rivelata in grado di fermare e distruggere, in terreni favorevoli, attacchi blindati e meccanizzati unicamente grazie al Javelin, causando grande sconforto nelle OPFOR tradizionalmente invincibili!
Dopo aver ricevuto l'autorizzazione alla commercializzazione il sistema è stato acquisito dai Paesi Bassi (240 sistemi) e dalla Spagna. La Finlandia ha recentemente trasmesso una domanda d'acquisto per 242 CLU e 3190 missili, con il sostegno di simulatori, pezzi di ricambio, documentazione e personale specializzato, per un totale di 245 milioni di dollari.
Un candidato alla successione dell'OFA 77?
Pensando alla Svizzera, il Javelin appare il miglior candidato alla successione dell'OFA 77. La probabile meccanizzazione della fanteria, nel quadro di Esercito XXI, rende d'altronde obbligatorio rimpiazzare il Dragon con un missile moderno, capace di tenere a distanza qualunque avversario blindato o meccanizzato.
Cap Ludovic Monnerat
Traduzione: Ten Claudio Biffi
Fonti
Raytheon, Army Technology, Federation of American Scientists; Lt-col James E. Harris, "To Fight Digitized of Analog", in Military Review, novembre-décembre 1999
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